quarta-feira, março 21, 2007

Appena un mese

Voglio che tu sappia...
Una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se cio’ che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
“Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticato"

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciar mi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinatav con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mio,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amato,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie

"Se tu mi dimentichi"
Pablo Neruda

Sto aspettandoli, moschito mio. Noi siamo la primavera.

Um comentário:

Bernardo disse...

Mas gosta de uma Chinfra, essa menina! Podia colocar uma versão traduzida, pelo menos, para os pobres ignorantes na língua da terra da lasanha.